L'infiammazione che non senti
- dott.ssa Mara Salviato

- 6 ott
- Tempo di lettura: 2 min
... ma che cambia il tuo benessere

La ricerca scientifica parla sempre più spesso di infiammazione cronica di basso grado.
Non è un’infiammazione evidente ma una condizione silenziosa, in cui il sistema immunitario resta acceso a bassa intensità per anni, senza che ce ne accorgiamo.
Il punto di partenza è spesso l’intestino.
Quando il microbiota intestinale (quello che un tempo veniva chiamato “flora intestinale”) perde la sua diversità e la barriera intestinale diventa più permeabile, piccole molecole passano nel sangue e stimolano continuamente il sistema immunitario.
È come una brace che non si spegne mai.
Nel tempo, questa condizione è stata collegata a obesità, diabete, malattie cardiovascolari e persino a un maggiore rischio di declino cognitivo.
Come l’alimentazione la alimenta
Il cibo che scegliamo ogni giorno ha un ruolo decisivo, può favorire o contrastare l’infiammazione silenziosa:
Zuccheri, farine raffinate e alimenti ultra-processati - creano picchi glicemici e stimolano sostanze pro-infiammatorie
Grassi trans e cibi industriali ricchi di additivi - peggiorano il carico per l’organismo
Poche fibre - riducono la diversità del microbiota e la produzione di composti benefici come gli acidi grassi a catena corta, fondamentali per mantenere la barriera intestinale forte.
Un esempio semplice, una colazione con brioche e cappuccino zuccherato magari preparato con una bevanda vegetale industriale, alimenta l’infiammazione silenziosa.
Al contrario, una colazione con pane integrale, frutta fresca, frutta secca e uova sostiene il microbiota e rinforza la barriera intestinale.
Microbiota e cervello un dialogo continuo
Il microbiota intestinale non influenza solo la digestione.
Attraverso l’asse intestino-cervello, invia segnali che condizionano anche il nostro equilibrio mentale.
Un microbiota ricco e vario produce sostanze antinfiammatorie e protegge la barriera intestinale.
Se invece è impoverito, aumenta i segnali pro-infiammatori che alimentano uno stato cronico e possono riflettersi persino sull’umore.
Perché se ne parla poco
Nei media si racconta spesso la scorciatoia del “superfood miracoloso” o del nutriente da aggiungere alla dieta.
È un messaggio che vende bene, ma sposta l’attenzione dal problema reale. L’infiammazione silenziosa nasce soprattutto da abitudini quotidiane sbilanciate e cibi industriali consumati in eccesso, non dalla mancanza di un ingrediente speciale.
La morale della favola
L’infiammazione cronica di basso grado non è un destino inevitabile.
Le ricerche più recenti confermano che può essere attenuata con scelte semplici, più fibre naturali, una quota adeguata di proteine, meno prodotti ultra-processati e più varietà nel piatto.
Non la spegni con un singolo alimento alla moda, ma con le decisioni ripetute ogni giorno. È così che costruisci il tuo benessere futuro.
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Riferimenti bibliografici
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