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Come trovare lavoro nel 2021

Aggiornamento: 6 ago 2021



Nel 2020, la pandemia mondiale ha portato notevoli cambiamenti, oltre che alla nostra vita in generale, anche per quanto riguarda il lavoro e le modalità di operare. Ovunque, per quelle mansioni che lo consentivano, è stato dato spazio al lavoro agile, il cosiddetto smart working, con la possibilità di lavorare da casa, senza doversi recare in ufficio.


Ebbene, il lavoro agile, a fine pandemia, potrebbe continuare ad essere la modalità di lavoro prediletta e seguita da tante aziende sia nel settore pubblico che privato. Per questo motivo, per chi è alla ricerca del primo impiego o sta cercando di ricollocarsi, è importantissimo investire nella formazione personale e acquisire quegli skill che ci permettono di affrontare la sfida del lavoro a distanza, che sembra più semplice, ma non lo è.


Al giorno d’oggi, già in condizioni normali, prima della pandemia, cercare lavoro, candidarsi per una data posizione lavorativa era diventato una vera e propria “professione”, attorno alla quale ogni individuo struttura il proprio tempo, il proprio ruolo sociale, la propria identità e il futuro.


Centinaia di curricula inviati alle aziende e alle agenzie, senza ottenere nemmeno una risposta, decine e decine di colloqui, per sentirsi dire “le faremo sapere”, non favoriscono certo l’autostima. Per qualche posizione sei poco qualificato, per altre lo sei troppo. La via di mezzo è difficilissima da trovare.


Dal punto di vista psicologico, le conseguenze di aver partecipato a diversi colloqui di lavoro non andati a buon fine o, addirittura, non avere mai ricevuto alcuna chiamata, dopo la spedizione dei curricula a centinaia di aziende, sono rappresentate da ansia, irritabilità, mancanza di autostima, pessimismo, per arrivare, nei casi più gravi, alla depressione.


In linea di massima, ogni persona è motivata nella ricerca di un lavoro, sia che si tratti di una prima volta, al termine del percorso formativo scolastico, sia che si tratti di un ricollocamento dopo la conclusione di una precedente esperienza lavorativa. Il problema, però, piuttosto comune in questi anni, è che dopo diversi tentativi falliti, subentrano lo scoraggiamento, la stanchezza e il senso di fallimento, che gradualmente possono portare ad una compromissione del benessere psico-fisico e talvolta anche ad una emarginazione dal contesto sociale.


Alcuni individui riescono a gestire meglio questo stato di stress perché, solitamente, hanno alle spalle delle esperienze che hanno permesso loro di aumentare la propria resilienza, mentre altre si demoralizzano, arrendendosi di fronte alle difficoltà.


Frasi come “ho sbagliato tutto nella vita, non riesco nemmeno a trovarmi uno straccio di lavoro” oppure “Inutile continuare a provarci, tanto nessuno mi assumerà mai” sono sintomo del malessere e del disagio che può portare ad emarginarsi dalla società, con gravi conseguenze per il proprio stato di benessere.


Questo self talk è una vera e propria trappola cognitiva. Si tende a concentrarsi troppo soltanto sugli insuccessi, rischiando di minare pesantemente la propria autostima.


Cerchiamo di capire assieme che cosa si può fare, invece, per mantenere alta la motivazione e, soprattutto, porsi nella situazione migliore per affrontare il successivo colloquio.


Per prima cosa è necessario mantenete un atteggiamento positivo e realistico.

Tutti nella vita abbiamo fallito una o più volte. Questo non significa che succederà ancora, o che sarà così per sempre. Da ogni fallimento si possono trarre degli insegnamenti, che poi ci serviranno per la nostra vita. Le persone che hanno molta esperienza, significa che nella vita hanno fatto molti errori.

Va fatta una valutazione obiettiva e sincera delle proprie attitudini, competenze e abilità che aiuterà a mettere in luce i propri punti di forza. Questo è fondamentale per non sparare centinaia di curricula a caso, ma concentrandosi su quelle posizioni lavorative che siamo coscientemente convinti di essere in grado di poter coprire.

In questo modo riusciremo a canalizzare le energie disponibili per raggiungere l’obiettivo, senza disperderle in pensieri negativi, che sono tanto dannosi quanto inutili.


In questa situazione è necessario che vi fidiate di voi stessi. Questo non significa assolutamente esaltarsi e pensare di possedere competenze che non avete, ma bisogna avere fiducia nelle proprie capacità. I primi a credere in voi, se volete che anche altri lo facciano, dovete essere voi stessi.


Provate a mettervi dall’altra parte del tavolo e chiedetevi se voi, al posto del vostro selezionatore, vi scegliereste. Ricordatevi sempre che qualcuno vi darà un lavoro soltanto se riuscirete a fargli capire che voi avete qualcosa in più degli altri.

Ognuno di noi possiede delle caratteristiche che lo differenziano dagli altri. Cercate di scoprire quali sono le vostre e fate in modo di metterle in evidenza sia sul curriculum che nel corso del colloquio.

Scrivere che sapete lavorare in team o che avete una gran voglia di mettervi al servizio dell’azienda che vi assumerà, non fa certo la differenza. Lo scrivono tutti sul curriculum, fa parte delle frasi fatte che trovate già nei template.


Inoltre, in questa fase, è necessario mantenere attiva una rete sociale. È molto importante parlarne con gli altri.

In un periodo come questo, non siete certo gli unici ad avere difficoltà a collocarvi.

Confrontatevi sul vostro curriculum, che magari non è redatto correttamente. Una visione dall’esterno può aiutarvi a focalizzare meglio i vostri skill e le caratteristiche da mettere in maggiore evidenza. Qualcuno potrebbe aver già fatto i vostri errori, e un confronto può sempre essere utile. Aiutarsi a vicenda, in questa situazione, è fondamentale.


Per concludere, vorrei aggiungere la necessità, in un momento come questo, di essere capaci di dominare gli strumenti necessari al lavoro a distanza. La capacità di riuscire ad esprimersi correttamente nel corso di una videocall di selezione, la correttezza della lettera di presentazione di un CV, che molto spesso è molto più importante del curriculum stesso, la chiarezza, nella sintesi, di riuscire a spiegare voi stessi, sono fattori molto importanti per la scelta del candidato ideale ad un possibile lavoro a distanza, che, se presenta il vantaggio di limitare lo stress degli spostamenti per recarsi in ufficio, richiede una grande capacità di gestione del tempo, per favorire quel work life balance, necessario al vostro equilibrio psico-fisico e, conseguentemente, all’efficienza richiesta dal vostro futuro datore di lavoro.


Se hai paura di non riuscire a farcela da solo, non esitare a contattarmi. Vedremo assieme come poterti aiutare.


 

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