Quando le ferie finiscono nella mente prima che nel calendario
- dott. Rodolfo Vittori

- 20 ago
- Tempo di lettura: 4 min
... come affrontare l’ansia degli ultimi giorni di vacanza

Siamo ancora in ferie, ma già da metà dell’ultima settimana il pensiero del rientro comincia a farsi strada. Molti sperimentano la stessa sensazione. Non importa se siamo al mare o in montagna, il mercoledì dell’ultima settimana diventa una soglia psicologica. Il corpo è in vacanza, ma la mente inizia a fare i conti con l’agenda, le riunioni, i problemi lasciati a casa.
Questo fenomeno è più comune di quanto si pensi. In psicologia si chiama ansia anticipatoria. Significa preoccuparsi in anticipo per qualcosa che non è ancora accaduto, attivando il sistema nervoso come se il ritorno fosse già iniziato. Il risultato è un malessere diffuso che può rovinare gli ultimi giorni di ferie.
I segnali del malessere anticipatorio
Il corpo comincia a mandare segnali chiari. Alcune persone accusano insonnia, altre hanno difficoltà digestive, cefalee o un senso di irrequietezza che impedisce di rilassarsi. Non mancano i sintomi cardiocircolatori come tachicardia o palpitazioni, tipici dell’attivazione del sistema nervoso simpatico.
Dal punto di vista psicologico emerge irritabilità, calo dell’umore, pensieri ripetitivi sul lavoro e sulle responsabilità. In molti casi si innesca un vero circolo vizioso. Più ci si concentra sul rientro, più cresce l’ansia, più si riduce la capacità di godere del presente.
Il peso economico come detonatore dell’ansia
Gli ultimi giorni di ferie sono anche il momento in cui si fa il bilancio delle spese. Molti scoprono di avere speso più del previsto e questo genera ulteriori preoccupazioni. La mente comincia a calcolare il numero di ore di lavoro necessarie per rientrare del denaro uscito. L’ansia economica si somma a quella emotiva, amplificando il senso di oppressione.
Perché accade
La spiegazione è legata al funzionamento del cervello. Durante le ferie l’organismo riduce i livelli di cortisolo, ma già al pensiero del ritorno quei livelli ricominciano a salire. Il cervello non distingue nettamente tra evento reale e evento immaginato. Se pensiamo intensamente al rientro, il corpo reagisce come se fosse già accaduto. Così viviamo giornate che dovrebbero essere di relax con lo stesso stato di tensione dei giorni lavorativi.
Come difendersi dall’ansia degli ultimi giorni di vacanza
Per fortuna ci sono strategie semplici ma efficaci per ridurre il malessere e non rovinare gli ultimi giorni di riposo.
1. Riconoscere l’ansia anticipatoria
Dare un nome alle emozioni significa già ridurne l’impatto. Dire a se stessi “sto vivendo ansia per il rientro” permette di osservarla senza farsi travolgere.
2. Praticare la presenza mentale
Concentrarsi sul qui e ora è una tecnica molto utile. Significa osservare i suoni, i colori, i profumi e i sapori del luogo in cui ci si trova, senza lasciarsi trascinare dal pensiero del futuro. Bastano dieci minuti al giorno di attenzione al presente per ridurre l’attivazione fisiologica.
3. Pianificare un rientro morbido
Sapere che al ritorno ci saranno due giorni di transizione aiuta a vivere meglio l’ultima parte delle ferie. Avere un piano riduce l’incertezza e abbassa il livello di ansia.
4. Gestire il bilancio con lucidità
Anziché rimuginare sulle spese sostenute, conviene annotarle e programmare un piano di recupero. Scrivere entrate e uscite aiuta a rimettere ordine e riduce la sensazione di catastrofe economica.
5. Non riempire gli ultimi giorni di impegni
Il desiderio di sfruttare fino all’ultimo minuto spesso porta a giornate troppo intense. In realtà la scelta più salutare è concedersi momenti di lentezza e riposo, proprio per accumulare energie.
6. Accettare la realtà
Le ferie hanno un termine. Accettarlo non significa rassegnarsi, ma imparare a vivere meglio ciò che resta, senza sprecarlo in continue preoccupazioni.
Un finale che può diventare un nuovo inizio
Gli ultimi giorni di ferie non devono trasformarsi in una condanna. Possono diventare un’occasione per allenarsi a stare nel presente e per prepararsi psicologicamente al rientro. Settembre sarà impegnativo, ma affrontarlo con consapevolezza riduce il rischio di cadere in una spirale di ansia e malessere.
Il vero segreto sta nel non rovinare il tempo che abbiamo a disposizione pensando a quello che non è ancora arrivato. La vita non è solo lavoro o solo vacanza, ma una combinazione di entrambi. Imparare a stare in equilibrio tra i due poli è il passo decisivo per ridurre lo stress e vivere con maggiore serenità.
Se il disagio psicologico al ritorno dalle ferie diventa difficile da superare, non esitare a contattarmi.
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Riferimenti bibliografici
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