Il senso di autoefficacia è la convinzione che una persona ha rispetto alle proprie capacità di organizzare ed eseguire le sequenze di azioni necessarie per produrre determinati risultati in domini specifici (Bandura 1997).
Le persone normalmente sono molto capaci in determinati ambiti piuttosto che in altri. Possiamo dire che eccellono in qualcosa, ma peccano in altro.
Quando si è convinti di riuscire a fare una determinata cosa parliamo di “convinzione di efficacia”. L’esempio più calzante è lo sport, dove questo senso di capacità porta l’atleta a migliorare sempre di più nella propria disciplina.
Il concetto di convinzione di efficacia si differenzia particolarmente dalla mera autostima, in quanto il primo non intacca la seconda. Il pensiero dietro a questo concetto è quello di “essere capaci o meno” di fare una determinata cosa.
Il contesto sportivo è un’ottima fonte di esempi. Ipotizziamo un atleta che si ponga l’obiettivo di sollevare cento chili in panca piana. Generalmente, una metà delle persone sarà convinta di non potercela mai fare, mentre l’altra si allenerà per riuscire a sollevare quel peso. Lo stesso vale per i tempi nella corsa, nel ciclismo o nel nuoto e per la precisione nel tiro con l'arco.
La maggior parte delle persone pensa che l’ottenimento del risultato sia tutto dovuto alle doti innate, in questo caso la struttura fisica e la forza. Ognuno ha dei limiti, certo, il fatto è che spesso, questi limiti, vengono determinati dalle proprie errate convinzioni.
Il senso di efficacia delle proprie capacità favorisce lo sforzo e la perseveranza necessari al raggiungimento dei propri obiettivi, permettendo così di sopportare al meglio la fatica e migliorare giorno dopo giorno.
Per poter essere sviluppate, le convinzioni di efficacia devono essere conosciute, e devono essere adeguatamente misurate. Pertanto, per avere dei vantaggi nella preparazione sportiva, è necessario disporre di strumenti di analisi psicologica per la valutazione di ciò che gli atleti ritengono di saper fare. Questo è necessario per pianificare una pratica di allenamento fondata sull’individuazione dei punti di forza e delle aree di miglioramento.
Questo principio, rimanendo nel mondo dello sport, si può applicare nelle preparazioni sportive a vantaggio dell’atleta, permettendoli di individuare e migliorare le aree in cui si considera più debole, ma può essere applicato anche in ambito lavorativo e, in generale, di crescita personale.
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