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Correre con il freddo

Aggiornamento: 5 ott 2020

Nei giorni di gennaio e febbraio, si assiste ad un forte calo delle temperature accompagnato da nevicate sparse. Non succede ogni anno che le temperature calino di molti gradi, ma, soprattutto nelle regioni settentrionali, questo accade frequentemente. Si, lo so, si chiama Inverno, ma per chi cerca di mantenersi in forma, o magari sta già preparando qualche evento sportivo primaverile, questo brusco calo delle temperature e queste nevicate a bassa quota, possono rappresentare una incognita di una certa importanza.


La prima domanda che ci si pone in questi casi, guardando la pioggia, o la neve, che stanno cadendo da un cielo grigio piombo, è: ma chi me lo fa fare?


Certo, la corsa ci serve soprattutto per ridurre lo stress e in alcuni anche gli stati d’ansia, quindi deve essere un piacere. Se non è un piacere, quindi, meglio starsene a casa.


Correre con il freddo, poi, se il fisico non è ben disposto può comportare anche dei rischi per la salute, o anche peggio, con le strade che ci ritroviamo, ghiacciate e piene di neve, magari potreste anche essere investiti dal pirla di turno che sta controllando i messaggi su whatsapp.


Pertanto, o vi fiondate sul tapis roulant, vostro o della palestra, oppure vi dedicate a quei noiosissimi esercizi per il potenzialmente, che potete fare comodamente al calduccio di casa vostra.


Insomma, per sintetizzare, non vi ha obbligato il medico ad andare a correre, pertanto, piuttosto che una corsa stressante, meglio starsene al calduccio a casa. Ma, se invece il freddo vi stimola e vi sentite belli carichi, beh, allora è il momento di infilare le scarpe e uscire a correre.


Correre con le condizioni meteo avverse è un’esperienza che può essere veramente emozionante. Correre quando il mercurio del termometro è sotto allo zero, e magari le stradine di campagna che usate normalmente sono coperte dalla neve, significa quasi sempre godere del silenzio, della pace di correre in perfetta solitudine.


Gustare i profumi di questo inverno che, non ve ne eravate mai accorti che ha dei profumi anche lui? Certo diversi dalla primavera, ma non per questo meno fragranti. L’aria è frizzante, vi entra nelle narici e nei polmoni e sembra ripulire i più nascosti meandri dei nostri polmoni. La corsa invernale ha una grande capacità di diminuire le ansie, la tensione e ridurre lo stress. Correre da soli, nel silenzio della natura, guardare le grandi distese imbiancate, permettere di ritagliarci dei momenti con noi stessi per allineare i nostri pensieri. Per sgombrare la mente dalle scorie accumulate.


Certo che per correre al freddo è necessario seguire delle avvertenze per poter godere dei benefici senza rischiare la propria salute. È importante sicuramente possedere l’abbigliamento adeguato, partendo dalle scarpe, per passare a calzini, fuseaux, intimo non pesantissimo, ma adatto a trasportare fuori il sudore in modo da non essere avere la pelle bagnata e, conseguentemente, fredda.


Alla partenza il riscaldamento va aumentato. Se siete di quelli che partono subito in tromba e arrivano in pochi minuti alla soglia come ho fatto io per tanti anni, beh, sbagliate sicuramente sempre, ma in inverno sbagliate ancora di più.


Cercate di ascoltare il vostro motore. Partite a bassi giri e prendetevi tutto il tempo necessario, possono essere 15 anche 20 minuti, in modo che tutto il vostro organismo , non solo le vostre gambe, siano caldi al punto giusto per evitare infortuni.


Fate molta attenzione al terreno. Quando è ghiacciato l’impatto è molto più duro e piedi caviglie e ginocchia lavoreranno molto di più per riuscire a mantenere l’equilibrio e a progredire.


Respirate con il naso, non serve imbacuccarsi come molti ridicoli runner che si vedono in giro che potrebbero essere tranquillamente scambiati per dei terroristi che stanno preparando un attentato, ma imparate a respirare con il naso. Madre natura ha modellato nel corso dell’evoluzione quest’organo, che permette all’aria che respiriamo, di riscaldarsi nei suoi meandri, prima di arrivare alla gola e ai polmoni.


E per finire, lasciate perdere i tempi. Non è certo la stagione del personal best. L’inverno è la stagione del letargo, dei semi che covano sotto alla neve per poi nascere e sprigionare in primavera tutta la loro potenza creativa. Ecco, godetevi questa stagione con i giusti ritmi che il vostro corpo saprà consigliarvi. Guardatevi attorno, ascoltate il silenzio, respirate l’aria frizzante di queste intense, brevi giornate brevi. Ascoltate il vostro cuore e sentitevi più che mai vivi. Poi a casa, una bella doccia calda ed un tea fumante. Cosa si può desiderare di più dalla vita?

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