Per evitare di essere infelici, leggiamo spesso che dobbiamo imparare ad accettare le cose così come sono.
Quando non riusciamo ad accettiamo una situazione, inevitabilmente ne soffriamo, ma questo non significa che non possiamo cercare di cambiare le cose e che dovremmo accettare passivamente tutto ciò che la vita ci riserva.
Accettare non significa essere passivi. Non è assenza di azione.
Accettare significa semplicemente che nessuna situazione sarà più grande della tua mente, che, in realtà, è in una posizione di centralità e di potere.
Accettare significa essere in grado di avere la consapevolezza di quello che sta accadendo senza lasciarsi sopraffare.
Quando qualcosa non funziona nella propria vita sono due le scelte che si possono fare. La prima è cercare di fare qualche cosa per cercare di intervenire per modificare gli eventi. La seconda, se la prima è inattuabile, è quella di lasciare che la situazione segua il suo corso e accettare l’evento.
L'accettazione non impedisce però di agire e di trasformare la realtà intorno a se, ma impedisce semplicemente di soffrire, cercando di fermare il turbamento emotivo.
Se in questo momento c'è qualcosa o qualcuno che devi accettare nella tua vita, prova ad osservare come si sentono il tuo corpo e la tua mente quando pensi a quella situazione, o a quella persona.
Rilassati, chiudi gli occhi, respira profondamente un paio di volte e prova a dirti “va bene così, lo lascio andare” continua a respirare profondamente, concentrati sul tuo respiro e lascia andare l'opposizione, lascia decontrarre tutti i muscoli del tuo corpo. Vedrai che le cose sembreranno più semplici.
Guardando il problema da questo punto di vista, dall’esterno, meno influenzato e più obiettivo, puoi capire più serenamente come affrontare la situazione senza soffrirne. Puoi decidere, hai la libertà di condurre la tua vita nella direzione che vuoi, sempre e ovunque.
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