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Problematiche psicologiche al rientro al lavoro dopo COVID-19

Aggiornamento: 6 ago 2021

Ogni cambiamento delle proprie abitudini, causa delle reazioni da stress in qualsiasi individuo. Abbandonare la cosiddetta zona di comfort crea sempre degli scompensi difficilmente quantificabili. Una delle problematiche che le aziende dovranno affrontare nel dopo emergenza COVID-19, sarà il rientro dei propri dipendenti al lavoro e la paura del riavvicinamento sociale, che non sempre sarà vissuto in maniera positiva. “Andrà tutto bene” è la frase che sentiamo pronunciare con maggiore frequenza. Una frase quasi scaramantica, per cercare di tenere a bada la paura, la rabbia e lo sconforto, e nel momento in cui avremo la possibilità di tornare ad una vita normale, ci saranno delle importanti ripercussioni psicologiche. Il Covid-19 ci ha costretto al distacco sociale, alla pazienza e alla solitudine. Ha messo allo scoperto il nostro lato più fragile e vulnerabile, facendo crollare le certezze che avevamo.

Quando questa emergenza finirà, le conseguenze di questo isolamento sociale potrà comportare un vero e proprio shock psicologico. In molte persone permarrà la paura del contagio e la spinta all’isolamento sociale sarà sicuramente una delle prime conseguenze al prolungarsi dopo la quarantena. Questo potrebbe far scaturire una fobia sociale, facendo evitare tutte le situazioni in cui si entra a contatto con altre persone e questo fatto diventa incompatibile con le attività lavorative che, per loro stessa natura, obbligano alla vicinanza.

La depressione conseguente alla solitudine provata durante la quarantena, potrebbe essere un altro mostro da dover combattere.

Il disturbo post traumatico da stress, derivato dalle diverse situazioni e condizioni stressanti che si sono protratte nei mesi a causa dell’emergenza, influisce sulla qualità della vita post-quarantena e di certo non sarà facile ripristinare, in tempi brevi, le vecchie abitudini.

Sicuramente la resilienza è l’elemento principale per superare questo momento. Sarà necessario attivare subito le reti sociali per far ritrovare le certezze grazie al supporto e all’affiancamento di colleghi, amici, familiari e, dove sia il caso, anche da figure professionali che permettano di rendere immune anche la mente da questo virus.


 

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