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Fondo lento vs Panettone


Si sa che la maggior parte di chi fa sport dopo una certa età, lo fa per potersi permettere qualche eccesso a tavola. Magari non avrà il coraggio di ammetterlo pubblicamente, ma sotto sotto sappiamo che è così. Pertanto, suppongo che molti di quelli che avranno la voglia e il coraggio di leggere questo articolo, in questi giorni, tra Natale e Capodanno, si trovano in quella condizione che la psicologia classica chiama “senso di colpa”.

L’ho ripetuto più volte in questo blog e ognuno di noi dovrebbe ripeterlo come un mantra: non si ingrassa tra Natale e Capodanno, ma tra Capodanno e Natale.

Questo significa che se una persona persegue un modello di vita sano per tutto l’anno, alimentandosi correttamente e praticando regolarmente una attività sportiva, non deve aver paura di sgarrare, anche in maniera importante, in questi pochi giorni che dovrebbero essere sereni e dedicati alla convivialità familiare. Giorni importantissimi per il nostro equilibrio psichico, per recuperare quelle forze mentali che ci permetteranno di affrontare serenamente tutti quei mesi che ci separano dalle ferie estive.

Pertanto è sbagliato, sempre secondo me, colpevolizzarsi per l’eccesso di introito calorico di queste giornate, rappresentato da grandi piatti della tradizione culinaria regionale, gravidi di zuccheri, grassi, ma soprattutto di sapori. Saranno un bene per l’anima e poi, il nostro corpo saprà come smaltirli nei giorni successivi.

La parola d’ordine, pertanto, tra o dopo le abbuffate di stagione è: Fondo lento.

Il fondo lento rappresenta il modo più naturale e istintivo di correre.

Questo modo di correre viene svolto più per necessità di rigenerazione e recupero che per un reale condizionamento. La sua intensità, infatti, dev’essere particolarmente blanda e poco stressante e, nel nostro caso, anche la durata sarà contenuta tra i 30 e i 90 minuti. Il fondo lento viene normalmente usato come defaticante, utile per smaltire la fatica accumulata nei giorni di allenamento più pesante, ma noi lo utilizzeremo anche per smaltire le scorie di tipo alimentare.

Mediamente, per generalizzare, diremo che dovremmo correte con una frequenza cardiaca tra i 120 e 140 battiti per minuto. Anche se sarebbe più corretto che ognuno, conoscendo la propria frequenza cardiaca massima, si posizionasse tra il 60% e il 70% di questa. Con queste frequenze, il nostro corpo dovrebbe mettersi nella condizione di consumare più grassi che zuccheri e, quindi, smobilitare almeno in parte quel grasso che, nei giorni di festa, il nostro organismo ha pensato bene di mettere a riserva, per assicurarci la sopravvivenza nei periodi d carestia.

Comunque, non per stressarvi ulteriormente, ma vorrei sempre ricordarvi che un atleta medio, correndo una maratona, non consuma più di 100 gr di grassi, pertanto non saranno certo due corsette tra Natale e Capodanno a rimetterci in pari con la bilancia che, forse, in questi giorni, sarà meglio evitare di consultare.

Da evitare, comunque, in questi giorni, le attività molto intense, perché  se si eccede con il cibo e, magari, si consumano anche alcolici in quantità non abituali, il fegato sarà inevitabilmente sotto stress e sarà meglio lasciarlo riposare in pace. Sarà la ripresa della nostra vita regolare, da dopo Capodanno, a rimettere le cose a posto e prepararci ad una splendida primavera.

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