Ormai alla nutrizione è stato riconosciuto un impatto importante sulla mortalità complessiva e sulla morbilità.
Se vogliamo arrivare in salute in età avanzata, dovremmo seguire quei consigli che derivano direttamente e indirettamente da quei meccanismi fisiopatologici che collegano l’invecchiamento con la dieta.
Ne segue un elenco di singoli elementi che di per sé svolgono un ruolo attivo nel contrastare il processo di invecchiamento.
Verdure crucifere: è indicata la loro frequente assunzione. Cercare di evitare di cuocerle in acqua e comunque cuocerle per poco tempo a bassa temperatura. Sono fonti di componenti bioattive antitumorali (indolo-3-carbinolo, diindoilmetano, sulforafano)
Spezie: curcuma e zenzero. Ideale assumerli per via alimentare diretta e non come integratori, che ne garantisce una migliore biodisponibilità (mescolare la curcuma con un po’ di pepe per aumentarne la biodisponibilità)
Frutti di bosco: (in particolare lamponi e mirtilli) e melograno, sia freschi che surgelati (ricchi in acido ellagico)
Frutta secca come noci e mandorle: almeno 10/15 g al giorno
Tè verde: lasciare in infusione per almeno 10 minuti. Due tre tazze al giorno
Privilegiare cereali integrali a basso indice glicemico
Condimenti: usare principalmente passata di pomodoro, ricca di licopene in forma biodisponibile o concentrato di pomodoro. Come grassi da condimento olio extravergine di oliva a crudo
Pesce: pesce pescato e non allevato. Scegliere quello di piccola taglia per il problema del bioaccumulo di sostanze tossiche e/o cancerogene. La frequenza ideale è di almeno 4 volte alla settimana
Carne: dare preferenza a carne bianca (pollo e tacchino) senza pelle
Alga wakame: 2 g tre-quattro volte a settimana
Apporto consistente di liquidi
Evitare (leggere bene le etichette) i prodotti contenenti acidi grassi idrogenati, trans o ricchi di omega-6
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