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Camminare per sconfiggere l’ansia

Aggiornamento: 7 ago 2021


Sembra non ci sia nulla di meglio di una passeggiata, possibilmente in mezzo alla natura, per alleviare il dolore, ridurre lo stress e ricaricare di energia il nostro organismo. L’esercizio fisico, in particolare camminare, è un’ottima terapia per il trattamento della depressione e dell’ansia, favorisce il rilascio di endorfine, gli ormoni del benessere, che ci fanno sentire felici e rilassati, e limita la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress.

I neuroscienziati della Princeton University, attraverso alcuni studi su cavie, i cui risultati si ritengono validi anche per l’uomo, affermano che gli effetti di una camminata vadano ben oltre alla produzione momentanea di alcuni neurotrasmettitori. Si pensa, infatti, che camminare regolarmente può addirittura contribuire a rigenerare il cervello aiutandoci ad affrontare meglio, e con meno stress, i problemi della quotidianità.

In modo da ottenere i massimi benefici da una camminata è meglio scegliere un percorso immerso nella natura, che può essere la campagna, un bosco, ma anche un parco cittadino. Purtroppo molti hanno l’abitudine di andare a camminare alla sera, dopo il lavoro, sui tapis roulant, chiusi tra le mura di una palestra che, oltre ad essere una attività più costosa, presenta benefici minori. In uno studio della Heriot-Watt University furono monitorate le attività cerebrali di 12 persone mentre camminavano per 25 minuti in un centro commerciale, in uno spazio verde e in una strada affollata. Attraverso l’anali dei degli elettroencefalogrammi furono valutati alcuni stati emotivi, come la frustrazione, l’entusiasmo e l’attenzione. Come già si supponeva, fu dimostrato che il rilassamento e la meditazione erano più intensi quando i soggetti camminavano in spazi verdi.

Negli spazi verdi nel nostro cervello si attiva quella che che viene definita “attenzione involontaria”, avendo la possibilità di muoversi più liberamente in uno stato abbastanza simile a quello della meditazione mindfulness. Al contrario, nelle strade e nei centri commerciali è richiesta maggiore attenzione e non c’è la possibilità di scollegare completamente il cervello dalle preoccupazioni e permettergli di riposare.


Fonti:Roe, J. et. Al. (2015) The urban brain: analysing outdoor physical activity with mobile EEG. British Journal of Sports Medicine; 49(4): 272-276. Gould, E. et. Al. (2013) Physical exercise prevents stress-induced activation of granule neurons and enhances local inhibitory mechanisms in the dentate gyrus.Journal of Neuroscience;33(18): 7770-7777.


 

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